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DAL 16 AL 29 FEBBRAIO (Tratto da “Le Antiche Dogane” n. 252 – Giugno 2020)
DAL 16 AL 29 FEBBRAIO (Tratto da “Le Antiche Dogane” n. 252 – Giugno 2020)
Agenda giornaliera di fatti e curiosità “in pillole” tratti dalla storia di Massa Marittima
A cura di Massimo Sozzi
16 febbraio
Il 16 febbraio 1944, «in un rastrellamento ad opera di fascisti della zona, 14 partigiani della 3a Brigata Camicia Rossa comandata da Mario Chirici vengono sorpresi e fatti prigionieri a Poggio Rocchino, mentre a Campo al Bizzi vengono feriti e poi finiti col pugnale i partigiani Silvano Benedici di Volterra, Pio Fidanzi di Prata, Otello Gattoli di Massa Marittima, Salvatore Mancuso e Remo Meoni. “Furono uccisi e straziati dopo morti, nelle loro bocche furono rinvenuti perfino gusci d’uovo. Morirono da eroi sparando fino all’ultimo colpo poi, quando il podere crollava per le fiamme, dovettero uscire a mani alzate. A mani alzate non si spara, ma i fascisti sì. Nella stalla moriva carbonizzato anche Sauro, il nostro caro amico cavallo normanno”. Il partigiano Canzio Leoncini riesce a salvarsi buttandosi da una finestra e, pur ferito ad un gluteo, riesce a dileguarsi nella macchia dove i fascisti, al solito, non entrano».(1)
17 febbraio
In data 17 febbraio 1914 il sottotenente di complemento Alfredo Niccolini e il caporalmaggiore in congedo Bruto Grilli venivano riconfermati, rispettivamente, direttore e vicedirettore della Società di Tiro a Segno di Massa Marittima.(2)
18 febbraio
Su “L’Ombrone” di domenica 18 febbraio 1917 si apprende che, tra i riconoscimenti al valor militare assegnati ai residenti nella provincia di Grosseto, Aldo Pesucci di Massa Marittima, zappatore reggimento bersaglieri, aveva ricevuto la medaglia di bronzo al valor militare poiché: «Per ben due volte, sprezzante del pericolo, si offriva volontario per collocare e far brillare sotto il reticolato nemico dei tubi esplosivi e adempiva arditamente al compito assuntosi nonostante le non lievi difficoltà. Alture di Vermegliano, 28 giugno 1916».
19 febbraio
Il periodico “L’Ombrone” del 19 febbraio 1893 riporta in prima pagina un articolo dal titolo La questione di Vetulonia nel quale viene proposta la risposta che il padre Cesare De Cara, illustre archeologo, dette al Falchi e al Dotto De Dauli sul quaderno della “Civiltà Cattolica” del 4 febbraio di quell’anno in merito alle loro rispettive richieste di esprimersi circa le loro diverse ipotesi sull’ubicazione dell’antica città etrusca di Vetulonia. Nella risposta De Cara conclude: «Non siamo quindi col prof. De Dauli per il Poggio Castiglione perché finora ci manca il bisognevole che attesti l’esistenza di una città illustre come Vetulonia e la sua corrispondente necropoli. Non la sentiamo col dott. Falchi perché se [a Colonna] abbiamo fin qui una grande e preziosa necropoli non vi risponde proporzionalmente l’antica città».
20 febbraio
Il 20 febbraio 1273 nella chiesa di S. Pietro «Bigallo del fu Boncompagno, procuratore del comune di Massa, cede all’ordine degli eremitani di S. Agostino, rappresentato da frate Placido, provinciale agostiniano della provincia senese, ogni diritto di patronato posseduto dal comune massetano sulla chiesa di S. Pietro in Città Nuova e sul terreno ove essa sorge» se verranno rispettate alcune condizioni, fra le quali che nei cinque anni successivi il vescovo e il capitolo massetani cedano agli agostiniani i diritti vantati sulla detta chiesa. Il rettore di San Pietro, prete Spinello, presente alla stesura della donazione acconsente in modo spontaneo a tutti i patti presi dalle parti.(3)
21 febbraio
Il 21 febbraio 1906 «nasce a Massa Marittima Ciro Martini. Schedato come antifascista massone repubblicano, industriale trasferitosi a Cassano Magnago, viene arrestato il 26.7.1927 e confinato a Lipari per 5 anni. Ben presto la sentenza è commutata in diffida fino ad arrivare alla radiazione dal casellario politico nel 1932».(4)
22 febbraio
Il 22 febbraio 1870 Garibaldi, da Caprera, così rispondeva a una lettera di Achille Orlandi, presidente della Società de’ Reduci dalle Patrie Campagne, che gli comunicava l’avvenuto conferimento del titolo di presidente onorario della società e lo invitava a Massa: «Miei cari amici, grazie per il prezioso titolo di vostro Presidente onorario. Io non dimentico la visita che devo a cotesta cara popolazione di Massa Marittima, che io conobbi nei giorni pericolosi del 49, e sarò fortunato quando possa stringervi la destra. V’invio una fotografia e sono per la vita vostro G. Garibaldi».(5)
23 febbraio
Il 23 febbraio 1921 viene fondata a Massa la sezione locale del Partito Comunista(6).
24 febbraio
Nelle Riformagioni del 1468, conservate presso l’Archivio Storico comunale di Massa, il 24 febbraio si ordina che «sia adoperato in Massa il braccio massetano, e non altro, nella vendita dei panni di qualunque sorta, sigillato e segnato col marchio del Comune, e che la canna sia di braccia quattro».(7)
25 febbraio
Il 25 febbraio 1444 il Consiglio maggiore deliberò di nominare quattro cittadini per preparare le dovute accoglienze a san Bernardino loro «venerabile concittadino, che per la eloquenza predicatoria poteva dirsi tuba mundi». Il santo aveva accettato l’invito dei Massetani a predicare la Quaresima nella sua città natale, quasi presago che sarebbe stata l’ultima visto che il 20 maggio sarebbe morto a L’Aquila . Nella stessa delibera il Consiglio ordinava «che nel tempo delle sue prediche fossero chiuse le officine e le botteghe, perché tutti potessero aver agio di ascoltare la sua santa parola».(8)
26 febbraio
Il 26 febbraio 1444 san Bernardino iniziò la sua predica quaresimale in San Francesco a Massa. «Si narra che questa [predica, che terminò il 20 aprile,] ebbe una profonda efficacia sociale concretizzata nell’estinzione di odi e inimicizie esistenti fra i cittadini Massetani (sembra che in pochi giorni furono rogati oltre 100 strumenti di pacificazione)».(9)
27 febbraio
Sul supplemento alla “Gazzetta di Firenze” N. 29 di giovedì 8 marzo 1821 si legge quanto segue: «Massa Marittima 27 febbraio. In questa Cattedrale, come pure in tutte le Chiese Parrocchiali della nostra diocesi fu celebrato con l’intervento delle respettive autorità un solenne Triduo con l’Esposizione del SS. Sacramento, e preci analoghe, per il sollecito e pronto ristabilimento della preziosa salute di S.A.I. e R. il nostro amatissimo Sovrano; in seguito essendo giunta la notizia del di lui miglioramento è stato in tutte le suddette Chiese cantato solennemente l’Inno Ambrosiano e rese le grazie di tanto favore a S.D.M. Grande è stata l’affluenza del popolo a queste sacre funzioni e luminose le riprove date in questa circostanza da tutti i ceti del più vivo affetto ed interesse verso l’Augusta Persona della prelodata I. e R. Altezza Sua».
28 febbraio
Il 28 febbraio 1808 nacque a Massa, da Luigi e Maria Sarcoli, Giovan Battista Caterini appassionato naturalista e grande raccoglitore e collezionista di minerali, fossili e altre testimonianze geologiche e zoologiche che confluirono nella Collezione Cateriniana, che Stefano Galli definisce “celebre”. Il Caterini, pur essendo un semplice cultore delle scienze naturali, ebbe rapporti di collaborazione con i maggiori studiosi e accademici dell’epoca: fra tutti basti pensare al prof. Giuseppe Meneghini, fondatore della scuola geologica pisana.(10)
29 febbraio
Nel 1330 Massa ristabilì l’antica amicizia con Pisa per cui molti nobili di parte senese abbandonarono la città, e ordirono una sommossa per sollevare la popolazione contro il partito pisano. La cosa non ebbe esito positivo per cui il 29 febbraio 1331 il podestà massetano Ceo Maccaione de’ Gualandi di Pisa condannò i fuorusciti al pagamento di «2000 fiorini per i danni fatti, ordinò che i loro beni nel distretto di Massa fossero distrutti o confiscati a favore del Pubblico e che, se alcuno di loro cadesse nelle mani dei Massetani, fosse appeso alla forca come un malfattore».(11)
Note
(1) <https://www.radiomaremmarossa.it/calendario-rosso/16-febbraio/>; P.N. Martelli, “La resistenza in Maremma. Drammi, contrasti, passioni politiche e generosità”, Pisa, Giardini Editori, 1978, pp. 178-179.
(2) Cfr. “Il Tiro a Segno Nazionale”, giornale settimanale ufficiale dell’Istituzione, Roma, Casa Editrice Italiana, Anno XXXII N. 10 del 22 Marzo 1914, p. 75.
(3) R. Farinelli, “San Pietro all’Orto in Cittanuova”, Massa Marittima, 1997, pp. 62-65 e 94-96.
(4) <https://www.radiomaremmarossa.it/calendario-rosso/21-febbraio/>.
(5) S. Galli da Modigliana, “Memorie Storiche di Massa Marittima”, Parte seconda, Massa Marittima, Tip. Massetana, 1873, p. 532.
(6) I. Tognarini, “Fascismo, Antifascismo, Resistenza in una città operaia”, Firenze, CLUSF, 1980.
(7) L. Petrocchi, “Massa Marittima. Arte e Storia”, Firenze, Arturo Venturi Editore, 1900, p. 74 nota 1.
(8) Ivi, p. 377.
(9) M. Paperini, “Per una ‘nuova’ storia di Massa di Maremma e del suo contado nel Medioevo”, in “Città e territorio. Conoscenza, tutela e valorizzazione dei paesaggi culturali” a cura di G. Galeotti e M. Paperini, Livorno, Debatte Editore, 2013 p. 47.
(10) S. Galli da Modigliana, op. cit., pp. 440-443 nota 1.
(11) Petrocchi, op. cit., pp. 309-310.
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