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DAL 1° AL 15 MARZO (Tratto da “Le Antiche Dogane” n. 253 – Luglio 2020)
DAL 1° AL 15 MARZO (Tratto da “Le Antiche Dogane” n. 253 – Luglio 2020)
Agenda giornaliera di fatti e curiosità “in pillole” tratti dalla storia di Massa Marittima
A cura di Massimo Sozzi
1° marzo
Sul periodico “L’Ombrone” del 1° marzo 1874 compare una breve nota dal titolo Notizie bibliografiche in cui si legge: «Ci gode veramente l’animo nello annunziare ai nostri cortesi lettori la comparsa di un nuovo Opuscoletto […]. Vogliamo con ciò alludere alla biografia di Bernardino Albizeschi (oggi santificato da Papa Niccolò V) pubblicata dall’egregio Professor Stefano Galli insegnante nel Ginnasio di Massa Marittima. […] Il lavoro letterario in esame è un estratto puro e semplice, come dice lo stesso autore, dalle sue memorie storiche di Massa Marittima, che sono in corso di pubblicazione e sulle quali il nostro Giornale altra volta ebbe giustamente a spendere parole di encomio e di aggradimento».
2marzo
Il 2 marzo 1944 un nucleo di partigiani della formazione del Frassine attacca un automezzo tedesco sulla strada per Montieri. «Due tedeschi rimangono uccisi dalle raffiche di mitra».(1)
3 marzo
Il 3 marzo 1994 S. Em. Angelo Comastri, oggi cardinale, arcivescovo e vicario generale del papa per la Città del Vaticano, a causa di un’improvvisa malattia al cuore, dovette rinunciare con grande sofferenza all’esperienza di pastore della diocesi di Massa Marittima e Piombino, iniziata con la sua elezione a vescovo il 25 luglio 1990, a cui seguì l’ordinazione episcopale il 12 settembre successivo.
4 marzo
Lo storico Luigi Petrocchi afferma che il 4 marzo 1501 Cesare Borgia e suo padre papa Alessandro VI, dopo aver lasciato Piombino, che il Duca Valentino aveva appena conquistato cacciando gli Appiani, passarono da Massa diretti a Siena con parte del loro esercito. I massetani festeggiarono i Borgia tributando loro onori e lodi.(2)
5 marzo
Il 5 marzo 2011 il neoeletto vescovo della diocesi di Massa Marittima-Piombino Mons. Carlo Ciattini arrivò in cattedrale a Massa e prese possesso della sua diocesi.(3)
6 marzo
Su “L’Ombrone” del 6 marzo 1881 compare un articolo dal titolo "Cenni biografici del Dott. Raffaello Lepri. Pubblicati dall’Ecc. mo Sig. Dott. Anacleto Bizzarri". Si tratta di una sorta di lungo necrologio retorico nel quale vengono enfatizzate le opere di questo illustre cittadino massetano, zio del patriota dott. Apollonio Apolloni, morto a Pisa il 20 novembre dell’anno precedente. In chiusura dell’articolo compare la firma dell’Apolloni. Il Lepri, che era nato a Grosseto nel 1816, nel 1849 venne nominato medico infermiere dell’ospedale di Sant’Andrea a Massa, di cui fu direttore fino alla morte. Fu anche presidente del Museo Comunale nel quale, per i suoi interessi naturalistici, curò la sala ornitologica.(4)
7 marzo
Il 7 marzo 2019 la Giunta Comunale massetana deliberava di intitolare il Museo Archeologico al prof. Giovannangelo Camporeale, eminente etruscologo di fama internazionale che grazie ai suoi studi ha fatto conoscere il nome di Massa Marittima nei convegni e nelle pubblicazioni del settore in tutto il mondo. I suoi importanti ritrovamenti durante gli scavi nei pressi del lago dell’Accesa hanno permesso di ampliare il Museo Civico e farlo diventare dal 1993 Museo Archeologico.(5)
8 marzo
Dalle "Relazioni sul governo della Toscana" si apprende che l’8 marzo 1770 il granduca Pietro Leopoldo, succeduto nel 1765 al padre Francesco Stefano, visitò Massa proveniente da Campiglia. Il principe prese atto delle condizioni miserevoli in cui giacevano la città e il suo territorio: le strade «pessime, le case mezze cadute e rovinate, la città abbandonata e spopolata».(6) In seguito incaricò padre Leonardo Ximenes, illustre matematico, di studiare un metodo per prosciugare i numerosi paduli che la circondavano.
9 marzo
Una delibera del Consiglio maggiore del 9 marzo 1543 afferma che il Comune massetano concesse al monastero di Santa Chiara, «come ai conventi di S. Francesco e di S. Agostino, il privilegio di essere esenti dall’annovero, o tassa di pascolo nei beni comunali, per le bestie dei loro possessi, i quali non furono allibrati fino al 1772».(7)
10 marzo
Il 10 marzo 1801 un battaglione francese assalì il paese di Prata e lo saccheggiò per tre giorni. Questa decisione era stata presa dai francesi che, dopo la battaglia di Marengo, stavano riprendendo possesso della Toscana, perché i pratigiani si erano resi responsabili di atti di guerriglia nei loro confronti.
11 marzo
L’11 marzo 1860 si tenne il plebiscito con cui i Toscani votarono l’unione alla monarchia costituzionale di Vittorio Emanuele II. Nel Comune di Massa, che oltre il capoluogo comprendeva allora Follonica, Monterotondo, Prata e Tatti, si ebbe il seguente responso: voti 4147 a favore della monarchia costituzionale di Vittorio Emanuele; voti 14 a favore di un regno separato; 5 voti nulli.(8)
12 marzo
Da una riformagione del 12 marzo 1463 si apprende che la cappella dedicata a santa Lucia nella chiesa di S. Agostino «fu rialzata e ampliata nel 1463 dagli operaj delle miniere, dai quali era venerata per protettrice. In una lapide, posta nella parete sinistra, si vedono superiormente i due martelli e sotto la seguente iscrizione fiancheggiata dallo stemma di Massa: Questa capella ene redificata ad onore di Sca Lucia e fecenla fare gli Argentieri di Massa».(9)
13 marzo
Il 13 marzo 1774 i priori di Massa stesero un documento nel quale in fede riportarono che tra le città e i castelli presenti nel territorio massetano vi era anche «Vetulonia, detto Castiglioni, distante da Massa miglia quattro». Questo documento fu considerato da Carlo Dotto De Dauli e dai Massetani una delle prove a favore dell’ubicazione di Vetulonia su Poggio Castiglioni, vicino Massa, contrariamente a quanto sosteneva Isidoro Falchi, ovvero che l’antica città etrusca si trovasse a Colonna: posizioni che dettero origine alla famosa querelle archeologica ottocentesca che è passata alla storia come “La questione di Vetulonia”.(10)
14 marzo
Il 14 marzo 1300 il vescovo di Massa Orlando autorizzò la costruzione di una nuova chiesa intitolata ai santi Pietro e Agostino, essendo la vicina chiesa di S. Pietro diventata ormai insufficiente per la popolosa parrocchia di Città Nuova. Pose egli stesso la prima pietra e benedisse «il sito dove sarebbe sorta con un solenne rito religioso: la nuova chiesa sarebbe stata in grado di accogliere i fedeli nel giro di pochi anni, anche se i lavori per il suo completamento continuarono sino alla metà del Trecento».(11)
15 marzo
Con bolla del 15 marzo 1600, il pontefice Clemente VIII autorizzava il clero massetano a ricollocare le ossa di san Cerbone nella loro antica arca, dopo che erano state finalmente ritrovate nel pavimento del presbiterio, dove erano state nascoste nel Medioevo per sottrarle a eventuali offese o saccheggi. Il successivo 6 giugno dapprima «furono deposte in un’urna metallica e dopo una solenne processione, alla quale intervennero sacerdoti, soldati e cittadini dai paesi vicini e da molte città toscane, furono ricollocate» nella loro pregevole arca, dove tutt’oggi si conservano.(12)
Note
(1) P.N. Martelli, "La resistenza in Maremma. Drammi, contrasti, passioni politiche e generosità", Pisa, Giardini Editori, 1978, pp. 179-180.
(2)L. Petrocchi, "Massa Marittima. Arte e Storia", Firenze, Arturo Venturi Editore, 1900, p. 360.
(3) <http://www.corriereetrusco.it/2011/02/24/il-5-marzo-arriva-in-diocesi-il-vescovo-ciattini/>
(4) Cfr. G. Caglianone, "Bibliografia Massetana", Massa Marittima, Centro Studi Storici “A. Gabrielli”, 1999, p. 89.
(5) <https://www.stamptoscana.it/massa-marittima-intitola-il-museo-a-camporeale/>
(6) "Pietro Leopoldo d’Asburgo Lorena. Relazioni sul governo della Toscana. Vol. III: Stato Senese e Livorno", a cura di Arnaldo Salvestrini, Firenze, Olschki Editore, pp. 119-121.
(7) Petrocchi, op. cit., p. 360.
(8) Ivi, pp. 25-26.
(9) Ivi, p. 135.
(10) Ivi, p. 176; "Vetulonia vexata quaestio. Genesi di una polemica archeologica. Il carteggio ottocentesco sulla questione di Vetulonia", a cura di Gianpiero Caglianone e Massimo Sozzi, Memoria n. 19 del Centro Studi Sorici “A. Gabrielli”, Lions Club Alta Maremma, 2016.
(11) R. Farinelli, "San Pietro all’Orto in Cittanuova", Massa Marittima, 1997, pp. 63-65 e 98-99.
(12) Petrocchi, op. cit. , p. 53 nota 1.
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