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DAL 1° AL 15 GENNAIO (tratto da "Le Antiche Dogane" n. 249 - Marzo 2020)
DAL 1° AL 15 GENNAIO (tratto da "Le Antiche Dogane" n. 249 - Marzo 2020)
Agenda giornaliera di fatti e curiosità “in pillole” tratti dalla storia di Massa Marittima
A cura di Massimo Sozzi
1° gennaio
Il 1° gennaio 1306 ebbe effetto la sentenza emessa dagli arbitri il 9 luglio 1305 che stabiliva che i Todini e i loro seguaci banditi da Massa fossero assolti e riammessi in patria purché pagassero una percentuale della pena coloro che erano condannati in pene pecuniarie e 100 fiorini i condannati nella persona. I Todini, nobile e ricchissima famiglia massetana, agli inizi del 1300, in seguito all’emanazione da parte del governo popolare della Repubblica di giuste leggi sociali che promuovevano l’industria e il commercio e frenavano il lusso e la prepotenza dei nobili, si irritarono moltissimo: entrando in conflitto con altre famiglie nobili della città, si diedero a ruberie e uccisioni e per questo furono banditi da Massa (1).
2 gennaio
A Schiantapetto il 2 gennaio 1944 i partigiani attaccano motociclisti della RSI e ne feriscono uno (2).
3 gennaio
Il 3 gennaio 1270 Carlo I d’Angiò, re di Sicilia, scrisse ai suoi alleati guelfi in Maremma, dei quali faceva parte il Comune di Massa, di non accogliere nei loro territori i fuorusciti ghibellini da Massa e Scarlino. Questi sostenevano la causa della ghibellina Pisa sui confini meridionali del suo contado maremmano che, dopo la sconfitta di Manfredi a Benevento il 26 febbraio 1266 e la conseguente ripresa del guelfismo in Toscana, erano diventati una delle zone più vulnerabili del territorio pisano (3).
4 gennaio
Sulla seconda pagina del periodico “L’Ombrone” del 4 gennaio 1874 si legge quanto segue: «Massa Marittima 27 Dic. 1873. Il Consiglio Comunale nella sua ultima sessione ordinaria di quest’anno, oltre ad essersi occupato del consueto Bilancio e relative spese e mezzi di provvedere ad esso, ha proceduto alla nomina definitiva del Titolare della Scuola Elementare di grado superiore nella persona del Sig. Poggetti Lorenzo. Di questa scelta il Consiglio Comunale è meritevole di elogio avendo reso giustizia al Sig. Poggetti per i suoi meriti e per i resultati lusinghieri che gli alunni della sua scuola dettero nel breve tempo che ne fu Maestro interino, resultati che la popolazione può sperare uguali ed anche maggiori conoscendo la capacità, erudizione e attitudine all’istruzione del Sig. Poggetti, del quale con impazienza ne attende l’arrivo. Il Consiglio Comunale ha provveduto ancora e riparato ad uno sconcio che da qualche tempo lamentavasi, nominando il Titolare della scuola di Musica che da molti mesi era vacante».
5 gennaio
Il 5 gennaio 1895 a Massa Marittima fu inaugurata la sede del Ricovero di Mendicità “Giovanni Falusi”, situata al secondo piano dell’Ospedale di S. Andrea nell’ex Castello di Monteregio. Come riferisce Luigi Petrocchi l’avvocato Giovanni Falusi volle che alla sua morte, avvenuta il 24 marzo 1888, il suo patrimonio, ammontante a oltre mezzo milione, fosse diviso fra l’Asilo Giardino d’Infanzia e il detto Istituto, destinato al ricovero dei vecchi di ambo i sessi del Comune di Massa che fossero inabili a qualsiasi lavoro (4).
6 gennaio
Una riformagione datata 6 gennaio 1465 riporta che da quel momento per avvisare i cittadini della riunione del Consiglio comunale la campana della Torre di Cittanova doveva suonare prima di quella presente sul Palazzo Pubblico in Cittavecchia, detta anche Campana degli Anziani. Quest’ultima, che veniva suonata sin dai tempi del libero Comune, fu soppressa dopo il 1850 mentre il cosiddetto “Campanone di Cittanova” è ancora presente sulla Torre del Candeliere, anche se non è quello del 1465 ma più piccolo. Entrambe le campane, oltre a segnalare i principali momenti della giornata, quali il mezzogiorno e il coprifuoco, e, come abbiamo detto, ad annunciare le riunioni del Consiglio, avevano l’importante compito di chiamare a raccolta il popolo nei momenti di bisogno (5).
7 gennaio
Dopo essere sfuggita a un rastrellamento dei fascisti, all’alba del 7 gennaio 1944 la formazione partigiana “10a Compagnia Guarda Nazionale Giuseppe Garibaldi”,altresì nota come la “Banda del Massetano”, guidata da Mario Chirici, raggiunge l’accampamento di Vascugnano, in luogo sicuro. «Posti gli uomini a riposo e stabiliti i servizi, il comandante accompagnato dal ten. Gallistru si porta al Frassine, ove lo attende Tognarini Federico, il quale gli comunica che per ordine del Comando Militare di Livorno la banda prende il nome di 3° Brigata Garibaldi e comandante è nominato Chirici Mario» (6).
8 gennaio
Una deliberazione dell’8 gennaio 1788 ci informa che l’altar maggiore della Chiesa di S. Agostino in Cittanuova, «di nessun valore artistico», fu costruito in quell’anno (7).
9 gennaio
Verso la metà del XIII secolo, in seguito ai forti contrasti sorti tra il Comune massano che sosteneva l’imperatore e il vescovo Ruggero Ugurgieri della parte guelfa, si ebbe una vera e propria disputa in merito alla questione dei diritti sulla chiesa di S. Pietro in Cittanuova. Sul finire del 1249 il presule «concesse al capitolo della cattedrale di Massa ogni diritto temporale e spirituale su S. Pietro, compreso il giuspatronato e la facoltà di nominare un cappellano per gli uffici religiosi. Un anno dopo, con breve datato 9 gennaio 1251, papa Innocenzo IV confermò il legittimo possesso della chiesa e delle sue pertinenze al prete Giovanni, rettore della chiesa di S. Pietro» (8).
10 gennaio
Nella terza pagina del periodico “L’Ombrone” del 10 gennaio 1875 si legge: «Alcuni professori e maestri nelle scuole tecniche di Massamarittima con pensiero veramente nobile e gentile hanno formulato il programma per lo impianto in quella città di un istituto femminile di educazione e di istruzione secondaria. Noi auguriamo di cuore ai filantropici promotori che le loro aspirazioni vengano il più presto possibile coronate da brillante successo».
11 gennaio
Per proseguire nell’azione dell’unificazione italiana con l’annessione di Roma e Venezia furono costituiti i Comitati di provvedimento: quello di Massa Marittima fu istituito l’11 gennaio 1861 su iniziativa di Apollonio Apolloni e aggregato al Comitato centrale di Genova. L’opera del Comitato con l’Apolloni alla presidenza non si limitava a sostenere le imprese garibaldine, ma svolgeva un importante ruolo di propaganda politica e sociale, facendo nascere nel proprio ambito altre iniziative utili a rinsaldare il movimento democratico e al riscatto delle classi più popolari (9).
12 gennaio
Il 12 gennaio 1860 il Gonfaloniere di Massa Gamberucci scrisse al re Vittorio Emanuele e al Governo Provvisorio della Toscana poco prima del plebiscito che sanciva l’unione della Toscana alla monarchia costituzionale di Vittorio Emanuele II che si ebbe l’11 marzo. La lettera iniziava così: «Questa nuova rappresentanza comunale eletta dal libero suffragio del popolo, nella sua prima convocazione esprimeva un voto di fiducia al Governo della Toscana che con tanta saggezza e lealtà, a traverso delle vicende politiche ha saputo mantenere ordinamento, fermezza e calma operosa, tanto difficile nelle condizioni anormali e di provvisoria istituzione, nelle quali da troppo lungo tempo viviamo» (10).
13 gennaio
Sulla terza pagina del periodico “L’Ombrone” del 13 gennaio 1878 si avvisava che a Massa Marittima era stato pubblicato l’ “Almanacco massetano per l’anno 1878”, «un volumetto di oltre 120 pagine, redatto dal dott. Emanuele Malfatti.
14 gennaio
Il 14 gennaio 1502 il comune di Massa delibera di donare mille fiorini a Piombino che versava in pessime condizioni economiche in seguito all’invasione di quella città da parte di Cesare Borgia, detto il Duca Valentino, figlio di papa Alessandro VI, il quale voleva crearsi un regno a danno degli Appiani che vivevano tranquilli sotto la protezione della Repubblica senese (11).
15 gennaio
Da una delibera del 15 gennaio 1784, seguita da un’altra del 23 aprile dello stesso anno, si apprende che i frati Osservanti, avendone poca cura, furono invitati a lasciare il convento di Vetreta e l’ospizio di Massa, che il Comune concesse ai Riformati (12).
Note
(1) L. Petrocchi, "Massa Marittima. Arte e Storia", Firenze, Arturo Venturi Editore, 1900, pp. 282-284.
(2) G. Verni, "Cronologia della Resistenza in Toscana", Roma, Carocci Editore, 2005.
(3) Cfr. M.L. Ceccarelli Lemut, "La Maremma populoniese nel Medioevo", in “Campiglia. Un castello e il suo territorio. I. Ricerca storica. II. Indagine archeologica”, a cura di Giovanna Bianchi, Firenze, All’insegna del Giglio, 2003, pp. 64-65.
(4) Petrocchi, op. cit., p. 122.
(5) Ivi, op. cit., pp. 81 e 108.
(6) P.N. Martelli, "La resistenza in Maremma. Drammi, contrasti, passioni politiche e generosità", Pisa, Giardini Editori, 1978, p. 137.
(7) Petrocchi, op. cit., p. 136.
(8) R. Farinelli, "San Pietro all’Orto in Cittanuova", Massa Marittima, 1997, pp. 57-58.
(9) <https://it.wikipedia.org/wiki/Apollonio_Apolloni>
(10)Petrocchi, op. cit., pp. 400-402.
(11) Ivi, pp. 359-360.
(12) Ivi, p. 167.
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