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DAL 1° AL 15 APRILE (Tratto da “Le Antiche Dogane” n. 255 – Settembre 2020)
DAL 1° AL 15 APRILE (Tratto da “Le Antiche Dogane” n. 255 – Settembre 2020)
Agenda giornaliera di fatti e curiosità “in pillole” tratti dalla storia di Massa Marittima
A cura di Massimo Sozzi
1° aprile
Il 1° aprile 1842 veniva approvato con Rescritto granducale il Regolamento normale della Pia eredità Moncini. Il canonico Annibale Moncini con testamento del 30 settembre 1763 volle che alla sua morte il ricavato dalla vendita dei suoi beni mobili e immobili «s’impiegasse nella compra di tanti luoghi del Monte dei Paschi di Siena ecc. Il frutto delli quali luoghi di Monte [annualmente doveva] erogarsi nella collazione di due doti, una di 50 scudi da conferire a una cittadina massetana «in atto del di lei matrimonio spirituale o temporale […]. L’altra dote poi di scudi 25 [doveva] conferirsi ad una fanciulla delle più povere di seconda classe, da conseguirsi parimente nell’atto del loro matrimonio spirituale o temporale». Poiché grazie alla buona amministrazione degli esecutori testamentari i fondi nel tempo erano aumentati, con sovrano Rescritto del 25 Aprile 1822 si stabilì che oltre alle suddette doti si conferissero tre posti di studio a favore di altrettanti giovani massetani che potessero frequentare una delle università toscane al fine di laurearsi.(1)
2 aprile
Il 2 aprile 1784 il Magistrato, avendo riscontrato che non era «tenuta col dovuto rispetto e decoro la Camera dell’Ospizio nella quale era nato S. Bernardino», scrisse una lettera di rimprovero al padre guardiano dei frati Osservanti del convento di San Bernardino a Vetreta, da cui la Camera dell’Ospizio dipendeva, «e incaricò il Cancelliere comunitativo di recarsi dal Vescovo perché volesse egli pure far pratiche, acciò fosse conservata con tutta quella venerazione che le era dovuta. In seguito a tale dissenso e ad altre esigenze per parte dei frati Osservanti, essi furono invitati a lasciare il Convento di Vetreta e l’Ospizio di Massa, che il Comune concesse ai frati Riformati».(2)
3 aprile
Il 3 aprile 1228 il podestà di Pisa Ubaldo Visconti richiese al podestà di Massa Tedicio Malabarba, anch’egli pisano, il pagamento del fodro (una specie di imposta di carattere militare che un comune esigeva da un altro ad esso sottoposto), in base al numero dei fuochi in esso presenti, per garantirgli protezione. Il fodro pagato da Massa era di «20 lire, in ragione di 26 den. per ogni fuoco, salvo i Vicedomini, i militi tutti ed i chierici: cioè circa 190 fuochi soggetti al tributo».(3)
4 aprile
Il 4 aprile 1457 il Consiglio maggiore deliberò che ogni anno nel giorno della morte di san Bernardino, oltre a fare festa e processione, si tenesse «un mercato con privilegio e franchigia di gabelle per otto giorni avanti e otto dopo, e che in questi giorni fosse proibita qualunque molestia per debiti privati e pubblici».(4)
5 aprile
Confermando la Bolla con la quale il 12 marzo 1243 il vescovo massetano Ildebrando aveva liberato il monastero di S. Chiara «da ogni ricognizione dovuta al Vescovato», con il solo obbligo di offrire una libbra di cera all’anno, nella festa di S. Cerbone, il 5 aprile 1256 papa Alessandro IV, con suo Breve, «concesse l’immunità alle monache e l’esenzione di ogni gravezza al Monastero». Oltre a molte altre norme riguardanti il monastero che il Breve conteneva, il papa ordinò che «alle monache, dopo fatta la professione, non fosse permesso l’uscire dal Monastero, e che uscendo non potessero essere ricevute da alcuno» e che «il Vescovo di Massa non avesse autorità di pronunziare sentenza di scomunica od interdetto contro di esso o sue madri, e se ciò accadesse fosse nullo, come se proferito contro la S. Sede o i suoi decreti».(5)
6 aprile
Il 6 aprile 1273 nell’orto della chiesa di S. Pietro in Cittanuova frate Placido, per conto degli eremiti agostiniani a cui egli appartiene, prende in consegna con contratto da prete Spinello, che ne era stato rettore, la chiesa di S. Pietro, tenuto conto che il giuspatronato su questa chiesa, che sin dalla sua fondazione spettava al comune massetano, era stato dal comune trasmesso agli agostiniani.(6)
7 aprile
Il 7 aprile 1942 nasceva a Popolano di Marradi, in provincia di Firenze, il cardinale Gualtiero Bassetti che è stato vescovo della diocesi di Massa Marittima-Piombino dal 1994 al 1998, succedendo all’allora vescovo, oggi cardinale Angelo Comastri, dimessosi per motivi di salute. Dal 16 luglio 2009 il cardinal Bassetti è arcivescovo metropolita della diocesi di Perugia-Città della Pieve e dal 24 maggio 2017 è presidente della Conferenza Episcopale Italiana.(7)
8 aprile
L’8 aprile 1843 nasceva a Monterotondo Marittimo, allora frazione del Comune di Massa, il poeta e scrittore Renato Fucini, da David e Giovanna Nardi. «Il padre, carbonaro e anticlericale, si era stabilito nel piccolo centro maremmano come medico della Commissione sanitaria governativa per la cura delle febbri malariche, ma - già nello stesso 1843 - dovette trasferirsi con la famiglia a Campiglia Marittima, presso Piombino, dove rimase fino al settembre 1849».Per una biografia del Fucini, noto anche con lo pseudonimo di Neri Tanfucio, anagramma del suo nome, si rimanda al “Dizionario Biografico degli Italiani”, edito da Treccani.(8)
9 aprile
Il 9 aprile 1901 iniziano gli scioperi di un giorno degli operai addetti alla costruzione della linea ferroviaria Follonica-Massa Marittima, che si ripeteranno il 24 luglio, il 2, 4 e 17 agosto. L’Impresa Giustini, che deteneva l’appalto dei lavori della linea ferroviaria, «per difficoltà finanziarie, era frequentemente costretta a pagare soltanto degli acconti, talvolta anche insufficienti, agli operai manovali e minatori addetti ai lavori della ferrovia da essa appaltati. Di qui una sospensione di lavoro per parte di questi che giustamente pretendevano di essere pagati regolarmente alla scadenza. Il lavoro fu ripreso dopoché l’Impresa ebbe in parte pagati gli arretrati. Ma la sospensione del lavoro per parte degli operai in numero diverso si è ripetuta successivamente, ed a breve distanza, sempre per l’identica ragione altre quattro volte […]. Gli operai ripresero ogni volta il lavoro, dopoché l’Impresa li ebbe soddisfatti di una parte del loro avere. Salari: da lire 2,50 a lire 4 il giorno con otto ore di lavoro».(9)
10 aprile
In seguito all’ordine diramato dal Responsabile Militare Interprovinciale «Livio», nome di battaglia di Dino Frangioni, di iniziare «guerriglia in campo aperto», il 10 aprile 1944 un nucleo di partigiani della Formazione Caglio, ovvero ciò che rimaneva della Formazione Frassine dopo i tragici eventi del mese di febbraio, mina e fa saltare un ponticello sulla strada nei pressi di Massa.(10)
11 aprile
L’11 aprile 1317 alcuni componenti della famiglia Benzi di Siena, guidati da Niccolino di Giacomino, firmarono un contratto con il Comune di Massa, rappresentato dal sindaco Muccio del fu Buonaventura Scussetti, per aprire un’officina monetaria in città dal 1° maggio di quello stesso anno fino all’anno successivo. Le due parti contraenti stabilirono una serie di patti e condizioni: i Benzi, ad esempio, dovevano fornire la zecca, detta bolgano, di tutto il necessario, mentre il Comune di Massa si impegnava ad acquistare allo scopo un edificio e a garantire che nessun’altra persona battesse moneta nella città di Massa e nel suo territorio. La zecca fu aperta per autorità del Comune con il proposito di coniare tre tipi di monete utilizzando l’argento e il rame locali: il Grosso d’argento da 20 denari, il Grossetto d’argento da 6 denari e il denaro piccolo in mistura. Attualmente si conoscono due varianti del Grosso, tre varianti del Piccolo e nessun Grossetto, che risulta assente anche nella circolazione monetaria dell’epoca.(11)
12 aprile
Nella Cronaca di Grosseto del quotidiano “Il Telegrafo” di mercoledì 12 aprile 1967 compare un breve avviso in cui si annunciava che il giorno successivo nei locali di Corso Diaz a Massa avrebbe avuto luogo la celebrazione della XIX giornata nazionale dei Patronati Scolastici, alla quale sarebbe intervenuto l’onorevole Pier Luigi Romita, allora sottosegretario alla Pubblica Istruzione.
13 aprile
Il 13 aprile 1622 i quattro Santesi nominati dal Comune per amministrare le Opere pie deliberarono, «su proposta del santese Evandro Gabrielli, di spendere intanto ottocento scudi a terminare le volte alle navate [della Cattedrale] e coprire le armature a cavalletti giudicandolo un utile grande e un ornamento particolare».(12)
14 aprile
Il monastero di Santa Chiara teneva aperta al pubblico sin dall’antichità una propria farmacia, privilegio che fu abolito il 14 aprile 1809 durante il periodo della dominazione francese.(13)
15 aprile
Morto all’Aquila frate Bernardino Albizzeschi il 20 maggio 1444, il 15 aprile 1445 il Consiglio maggiore massetano deliberò di edificare un convento per offrirlo all’Ordine degli Osservanti, allo scopo di «maggiormente dimostrare l’affetto e la venerazione alla beata memorie di quest’illustre figlio». Fu scelta una località vicina a Massa «denominata San Salvatore o Vetreta, nei cui pressi esisteva in antico il monastero di S. Maria e S. Damiano».(14)
Note
(1) S. Galli da Modigliana, "Memorie Storiche di Massa Marittima", Parte seconda, Massa Marittima, Tip. Massetana, 1873, pp. 416-417 nota 1.
(2) L. Petrocchi, "Massa Marittima. Arte e Storia", Firenze, Arturo Venturi Editore, 1900, p. 167.
(3) G. Volpe, "Toscana Medievale. Massa Marittima Volterra Sarzana", Firenze, Sansoni Editore, 1964, p. 94.
(4) Petrocchi, op, cit., p. 162 nota 1.
(5) Ivi, pp. 141-142.
(6) R. Farinelli, "S. Pietro all’Orto in Cittanuova", Massa Marittima, 1997, pp. 96-97, doc. 8.
(7) Come curiosità si fa presente ai lettori che il 7 aprile 1957, a Niccioleta, frazione di Massa Marittima, nasceva, da Siliano e Anna Maria Morelli, l’autore della presente inserzione.
(8) <http://www.treccani.it/enciclopedia/renato-fucini_%28Dizionario-Biografico%29/>
(9) "Statistica degli scioperi avvenuti nell’industria e nell’agricoltura durante l’anno 1901", Ministero dell’Agricoltura, Industria e Commercio. Direzione Generale della Statistica, Roma, Tipografia Nazionale di G. Bertero e C., 1904, pp. 56 e 255.
(10) P.N. Martelli, "La resistenza in Maremma. Drammi, contrasti, passioni politiche e generosità", Pisa, Giardini Editori, 1978, p. 183.
(11) M. Sozzi, "La zecca e le monete di Massa di Maremma", in “Massa di Maremma e la Toscana nel basso Medioevo: zecche, monete ed economia” a cura di M. Baldassarri, Firenze, All’Insegna del Giglio, 2019, pp. 47-53.
(12) Petrocchi, op. cit., p. 39.
(13) Ivi, p. 145.
(14) Ivi, pp. 163-164.
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